Fondo Bassani


FONDO UMBERTO BASSANI
Umberto Bassani, 16 Novembre 1928, Viganò Brianza (LC) – 12 Aprile 2003, Milano.
Nato in Brianza, fin da bambino impara ad apprezzare la natura e ad osservare i minerali, passione che lo seguirà per tutto il resto della vita. Gli anni della giovinezza li trascorre a Milano, dove, nonostante la guerra, riuscirà a studiare ragioneria. Dopo il matrimonio con Laura Milani Comparetti, cugina di Don Lorenzo Milani, decide di aprire un’attività come commerciante. L’antica passione, tuttavia, non lo abbandona mai, tanto che continua ad approfondire i suoi studi e, negli anni sessanta, inizia a raccogliere e collezionare minerali della zona alpina ed appenninica. Successivamente entra a far parte del Gruppo Mineralogico Lombardo, voluto e coordinato dal dottor Vincenzo de Michele, esimio curatore del Museo di Scienze Naturali di Milano. Il gruppo si riunisce presso i locali del museo stesso, e sarà proprio frequentandolo assiduamente che le sue conoscenze mineralogiche aumenteranno considerevolmente. In questi anni la sua passione finisce per focalizzarsi soprattutto sulla geologia e sulla tettonica. Negli anni sarà autore di alcune pubblicazioni relative a ritrovamenti di minerali rari in varie località italiane. La sua ultima volontà fu quella di donare la sua collezione di libri e pubblicazioni a carattere scientifico, mineralogico, geologico e naturalistico a questa Biblioteca, perché tutti potessero usufruire del frutto di un percorso di studi, e di una passione, durata tutta una vita.
 

La donazione Umberto Bassani costituisce un rilevante fondo di notevole interesse scientifico che, pur privilegiando gli argomenti mineralogici, spazia nei vari campi delle scienze naturali, dalle scienze della terra alla biologia. Costituito soprattutto da raccolte di riviste specialistiche con un buon grado di completezza delle serie, per un totale di oltre mille fascicoli, comprende anche vari manuali, cataloghi e monografie, molti estratti, carte geologiche, manoscritti e dattiloscritti. Al momento non ancora completamente catalogato, il Fondo consiste certamente di oltre duemila unità bibliografiche in totale.